Il primo Feedback sul Banco Up&Down nella quotidianità

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Scopri il Banco Up&Down: un’invenzione rivoluzionaria che rende la Farmacia accessibile a tutti, offrendo un’esperienza inclusiva per persone con diverse capacità fisiche o sensoriali.

Testato nella Farmacia Europa di Bolzano dalla Dr.ssa Rauzi, che cerca il massimo comfort per il suo team e i suoi pazienti, il Banco Up&Down è in prova per per i prossimi 6 mesi.

Leggiamo il primo feedback della Dr.ssa a distanza di qualche settimana dal suo utilizzo!

Dottoressa, il tema del wayfinding è un tema con il quale le era già capitato di “confrontarsi” nella quotidianità in Farmacia oppure è un concetto nuovo al quale si è avvicinata grazie ad Ekofarma?

Ero partita dai bisogni delle persone che lavorano in Farmacia insieme a me. La proposta di Ekofarma mi ha permesso quindi di unire i due concetti, cioè una maggiore inclusività sia per il paziente che per il mio team.

Com’è venuta a conoscenza del banco Up&Down Ekofarma? Trova che sia un elemento che migliora realmente l’esperienza in Farmacia?

Ho visto il banco a Cosmofarma. Il miglioramento nell’interazione Farmacista-paziente è significativo. Porre attenzione alla persona – entrambe le persone coinvolte nell’interazione – valorizza notevolmente l’interazione stessa.

Quali sono i primi vantaggi che ha potuto notare in queste poche settimane di utilizzo, sia per il Farmacista che per il paziente?

Ho notato da subito soddisfazione nell‘importanza data ai bisogni delle persone, sia da parte dei pazienti che del personale.

Ha già avuto dei feedback o commenti di curiosità da parte delle persone? Se si, quali sono state le loro prime impressioni?

Molta spontaneità nel sedersi o nello stare in piedi. Di fatto non c’è differenza tra la persona con o senza limitazioni, di qualunque natura queste siano, visibili o meno. Ritengo che questo sia un modo di vivere l’inclusività in modo naturale, di superare il concetto di “limitazione”. Nessuno è nelle condizioni di avere “esigenze particolari”, ma tutti abbiamo “esigenze individuali”.